Marocco 2017

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È passato circa un anno dal nostro viaggio in Marocco e, per tutto questo tempo,
abbiamo mantenuto i contatti con gran parte delle persone con cui abbiamo
incrociato lo sguardo.
Mentre chiacchieriamo con il maestro Ismael, della scuola di Taounate, nel deserto
di Alnif, ci scambiamo le foto dei bambini destinatari delle biciclette. Sono tutti
contenti, sono ancora tutti a scuola, e ci vanno con i mezzi che MotoTaccuino ha
donato loro.
Ci racconta che un suo amico d’infanzia, Ahmed, già menomato ad una gamba, ha
avuto un incidente mentre lavorava. Purtroppo gli hanno amputato la gamba ed è
entrato in un circolo vizioso: senza gamba non puoi lavorare, se non lavori non
puoi pagarti la protesi, e senza la protesi non puoi lavorare. Così, all’infinito, da
qualche mese. Ismael, con un po’ di titubanza, ci chiede se riusciamo a mandare
giù i soldi per acquistare la protesi per Ahmed, ma non è purtroppo nel nostro
stile. I progetti che finanziamo vogliamo toccarli con mano, andare nei luoghi dove
vivono le persone che aiutiamo e mandare soldi in Marocco, tramite banca, non
rientra in nessuno di questi metodi.
Decidiamo quindi di muoverci secondo le regole che ci siamo dati. Dopo diverse
ricerche, una nostra amica dottoressa ci mette in contatto con un tecnico
ortopedico, che ci donerà una protesi. Questo è fantastico. Abbiamo trovato una
protesi, e l’abbiamo trovata a Cagliari!
Ci vuole un bel po’ di tempo per capire quali misure servono per poter adattare la

protesi e la difficoltà più grande è che Ahmed non ha il cellulare e il telefono più
vicino è a 7 km da casa sua. Non bastasse questo, il suo medico è ad altri 5 km da
li. Riusciamo con la disponibilità di tutti a sopperire alle distanze e riceviamo le
misure per adattare la protesi.
Ora sorge un problema, forse anche più grande del procurare la protesi: farla
arrivare al destinatario.
Sappiamo per certo che i doganieri e i faccendieri marocchini sono un ostacolo
quando transita di fronte a loro qualcosa di valore, e la protesi vale già qualche
migliaia di euro qui in Italia, figurarsi in Africa.
Grazie alla O.n.g. Bambini Nel Deserto, riusciamo però a spedire gratuitamente la
protesi a Vicenza, da dove partirà alla volta del Sahara, con 4 cavalieri
motociclisti, che diventano entrano ufficialmente a far parte dei “ranghi” di
MotoTaccuino.

Ma il 2017, per noi non finisce qui, contemporaneamente guardiamo al Vietnam,
per cui abbiamo da presentare il libro, e soprattutto venderlo! Non possiamo
fermarci, ci sono molti problemi burocratici e logistici, ma intanto questa missione
portata a termine ci riempie di gioia e di soddisfazione. Siamo una squadra
sempre più grande, e per ora, funzioniamo!