Tempo di lettura 3 minuti
“Ciao Massimo, noi non ci conosciamo ma l’amico in comune Michele, dopo aver sentito del progetto MotoTaccuino, ha detto che avrei dovuto contattarti per forza. Non so perché, ma dato che le belle persone portano belle persone, ti ho chiamato”.
Scocca così, in modo casuale e inaspettato, la scintilla che diventa fiamma.
Così come nella nostra mente è scoccata la scintilla MotoTaccuino , mai avremmo pensato di arrivare a questo.
Il mese di aprile ci porta un altro importantissimo passo, dopo aver messo il nostro sito online, eccoci sulle pagine di uno dei piú importanti mensili italiani di motociclismo come piace a noi: FERRO #32.
Torniamo su quel supporto che più ci piace: la carta stampata, nel pieno del nostro stile, fra profumo d’inchiostro e rumore di pagine girate, rugosità della carta e il piacere di poter toccare una rivista.
Ci mettono fra articoli che parlando di moto che han corso la Dakar, moto che fan venire voglia di viaggiare e personaggi ricchi di stile e di carattere. È strano dunque, vederci li. Non ci siamo abituati, ma vogliamo pensare che sia merito di un progetto sano, trasparente e che riesce ad avere il rapporto fra soldi raccolti e soldi destinati ai progetti uguale a 1 – il 100% quindi. Ne siamo fieri e forse è per questo che lo raccontiamo con tanta enfasi, assieme alla nostra passione per le motociclette. Un enorme grazie va a Massimo Tamburelli, sardo d’adozione e quindi innamorato dell’Isola, capace di raccontarci e mostrarci con grande coinvolgimento e professionalità.
Alla fine, dopo le nostre chiacchiere sulle cose del mondo, ci ha confessato che anche nel suo modo di vedere il viaggio, la moto, la strada ci sono tante cose della filosofia Moto Taccuino ….
Continuiamo a contagiare il mondo nel nostro stile, a viaggiare su due ruote per dispensare sorrisi lungo km di curve e polvere, sempre e comunque #ROAD #CHARITY #DREAM